Gli amici del forum
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i_man Guru
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Sesso: Età: 68 Registrato: 21/07/11 23:38 Messaggi: 3197
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Monti ha parlato della necessità di una soluzione europea per affrontare la crisi e per ridurre lo spread. Gli ha fatto eco Katainen (il riottoso premier finlandese), ribadendo che è necessaria una reazione europea per ridurre i tassi d'interesse.
Parole che pesano come macigni alla vigilia di una riunione del comitato di politica monetaria della Banca centrale europea dove dovranno comporsi gli attriti tra le posizioni del presidente Mario Draghi (che si è detto pronto a fare tutto il necessario per salvare l'Euro), e quelle dei membri tedeschi e nord-europei del board.
Lo stesso Monti si è detto colpito della chiarezza delle parole pronunciate la scorsa settimana da Draghi, intimando ai membri del board dell'Eurotower di evitare eccessi di ingerenza. "I membri del board Bce mostrino rispetto per l'indipendenza della Bce" ha detto il premier, quasi in risposta alle dichiarazioni apparse oggi di Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank.
E finalmente Monti ha mostrato gli attributi contro gli intransigenti tedeschi!!! Stavolta devo dirgli BRAVO! _________________ *** carpe diem ***
"sapere di non sapere è saggezza suprema, non sapere di sapere è un male" |
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i_man Guru
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Di fronte agli attacchi della speculazione, l'Italia piega le gambe. Lo spread sale e così gli interessi (cioè i nostri soldi) che dobbiamo pagare alla comunità finanziaria. Monti dice che valuterà se chiedere l'applicazione dello scudo anti-spread... questo vuol dire che lo farà perchè "Si riconosce che l'elevatezza degli spread per i titoli di alcuni paesi forse sono un problema di quei paesi, ma forse sono anche un problema per l'eurozona. Ormai e' un problema di valenza comunitaria".
Alla faccia dei rigidissimi tedeschi!! Leggete questo per capire...
Citazione: | I risparmiatori tedeschi hanno sempre avuto in Bild uno strenuo difensore dei propri diritti. Nulla è cambiato, ma una maggiore obiettività sembra affacciarsi dalle pagine del tabloid più venduto d'Europa, almeno sul tema dei debiti pubblici e della crisi dell'euro.
"La Germania guadagna anche dalla crisi dell'euro!" ammette un articolo di H.Jeime-Karge e C. Martens uscito ieri. Da un lato ricorda come l'impegno miliardario tedesco per il salvataggio della moneta unica cresca di giorno in giorno; ma è anche vero - si legge - che dalle difficolta' degli altri Paesi è proprio la Germania a guadagnare di più.
Scheuble, il ministro delle finanze di Berlino "ora guadagna soldi persino facendo debiti", ricorda Bild che mette l'accento sui tassi d'interesse negativi sul nuovo indebitamento tedesco. Secondo un analista citato dal tabloid, "la Germania negli ultimi 30 mesi ha risparmiato oltre 60 miliardi nel rifinanziamento" del debito.
Al ministro seguono l'industria edile e tutti coloro che hanno chiesto mutui e prestiti, che godono di tassi particolarmente bassi. Come anche le banche, che oggi pagano lo 0,75% di interessi sui prestiti dalla Bce, mentre - scrive Bild - nel 2008 il tasso era al 4,25%.
Ma il tabloid non dimentica di citare nemmeno gli esportatori tedeschi, perché l'euro debole "rende la merce tedesca all'estero più attraente". |
_________________ *** carpe diem ***
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i_man Guru
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Finalmente una buona notizia: lo spread tra il Btp e il Bund tedesco scende sotto i 300 punti base per la prima volta dal 21 marzo scorso. Stamane lo spread tocca 292 punti base portanto il tasso sul Titolo del tesoro italiano al 4,37%.
Questo è positivo e testimonia che siamo in chiara linea decrescente, benchè non ancora a un livello accettabile e fisiologico. Forse si sta creando quel clima di fiducia verso l'Italia che è un buon viatico per una ripresa che, seppur lenta, è indispensabile per il nostro futuro. _________________ *** carpe diem ***
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Alessandra Ospite
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Meno male. Ogni tanto una buona nuova |
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i_man Guru
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I fatti di oggi dicono che nella notte tra venerdì e sabato scorso, l’Eurogruppo ha raggiunto un accordo sul piano di salvataggio di Cipro, che prevede aiuti finanziari per 10 miliardi di euro, per lo più a favore del sistema bancario cipriota esposto nei confronti della plurifallita Grecia.
Come contropartita agli aiuti finanziari, l’Ue ha imposto alle autorità cipriote di perpetrare un vero e proprio furto nei conti correnti ciprioti, imponendo un’imposta patrimoniale sui depositi dei correntisti di quasi il 10% delle somme giacenti superiori ai 100 mila euro, e del 6.75% per quelle inferiori. Gettito stimato: quasi 6 miliardi di euro, per lo più a carico dei cittadini ciprioti.
Se da un lato le misure adottate sono ispirate dalla volontà di colpire i grandi capitali depositati nelle banche di Nicosia, dall’altro è inevitabile che le misure colpiranno anche gli interessi dei cittadini ciprioti piccoli risparmiatori.
Le autorità cipriote, allo scopo di evitare la corsa agli sportelli e mettere a punto i meccanismi operativi per trattenere le somme di denaro oggetto dell’esproprio, hanno disposto la chiusura delle banche fino a mercoledì prossimo. Allo stesso modo si è inibita la possibilità di disporre trasferimenti di depositi attraverso internet, anche a cittadini stranieri.
Questo aspetto, oltre a contrastare con il principio della libera circolazione dei capitali previsto dagli articoli 56 e 60 del trattato CE, mina le basi della stessa unione monetaria in uno dei sui caratteri ispiratori, che sarebbe, appunto, la libera circolazione dei capitali. Quanto sta accadendo a Cipro, almeno nel contesto europeo, non ha alcun precedente storico, sia in termini di finalità dell’esproprio, che dimensioni. In pratica si stanno stravolgendo gli elementi fondanti l’economia, il mercato, il diritto di proprietà, e la tutela del risparmio.
E' questa l'Europa che abbiamo voluto... _________________ *** carpe diem ***
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Alessandra Ospite
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Ma questo non e' lo scotto che l'economia paga per aver interferito ormai in qualsiasi forma di potere? |
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i_man Guru
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Invece è il potere (politico) che invece di legiferare è entrato a gamba tesa nell'economia!!! E così l'economia (quella forte ed evasiva) si è "adattata" perchè ne godeva forti privilegi. _________________ *** carpe diem ***
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Fresiagialla72 Appassionato
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i_man ha scritto: | I fatti di oggi dicono che nella notte tra venerdì e sabato scorso, l’Eurogruppo ha raggiunto un accordo sul piano di salvataggio di Cipro, che prevede aiuti finanziari per 10 miliardi di euro, per lo più a favore del sistema bancario cipriota esposto nei confronti della plurifallita Grecia.
Come contropartita agli aiuti finanziari, l’Ue ha imposto alle autorità cipriote di perpetrare un vero e proprio furto nei conti correnti ciprioti, imponendo un’imposta patrimoniale sui depositi dei correntisti di quasi il 10% delle somme giacenti superiori ai 100 mila euro, e del 6.75% per quelle inferiori. Gettito stimato: quasi 6 miliardi di euro, per lo più a carico dei cittadini ciprioti.
Se da un lato le misure adottate sono ispirate dalla volontà di colpire i grandi capitali depositati nelle banche di Nicosia, dall’altro è inevitabile che le misure colpiranno anche gli interessi dei cittadini ciprioti piccoli risparmiatori.
Le autorità cipriote, allo scopo di evitare la corsa agli sportelli e mettere a punto i meccanismi operativi per trattenere le somme di denaro oggetto dell’esproprio, hanno disposto la chiusura delle banche fino a mercoledì prossimo. Allo stesso modo si è inibita la possibilità di disporre trasferimenti di depositi attraverso internet, anche a cittadini stranieri.
Questo aspetto, oltre a contrastare con il principio della libera circolazione dei capitali previsto dagli articoli 56 e 60 del trattato CE, mina le basi della stessa unione monetaria in uno dei sui caratteri ispiratori, che sarebbe, appunto, la libera circolazione dei capitali. Quanto sta accadendo a Cipro, almeno nel contesto europeo, non ha alcun precedente storico, sia in termini di finalità dell’esproprio, che dimensioni. In pratica si stanno stravolgendo gli elementi fondanti l’economia, il mercato, il diritto di proprietà, e la tutela del risparmio.
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Credo che lo spirito europeo voluto con Maastrict, l'euro, la libera cirolazione sia delle persone che dei capitali si sta via via perdendo.
Attualmente solo una nazione che è la Germania e forse la Filandia stanno beneficiando di tutto ciò ma per la restante area euro siamo al palo per non dire peggio.
Eppure l'OCSE ha evidenziato il dato drammatico della disoccupazione giovanile nell'area euro in forte ascesa.
Siamo sempre stati forti europeisti ma questo gioco al massacro, con una politica di solo rigore e che porta i paesi alla strozzatura a cosa porterà
La Germania pensa e lo ha sempre fatto solo ai suoi interessi unico problema a cui forse non hanno pensato che la gran parte delle loro esportazione avviene nel territorio europeo.
Ma se il mercato dei consumi si ferma a chi venderanno i loro prodotti.
Per quanto forte possa essere la loro economia il confrontarsi con colossi come Cina da soli non porterà molti vantaggi
Forse bisognerebbe ricordare a lor signori che tutti gli europei con le loro tasse hanno contribuito alla loro riunificazione.
Purtroppo dal passato hanno capito poco, vogliono sempre farla da padroni ma il sentimento anti tedesco è gia forte in Grecia e non solo |
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