Gli amici del forum
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L'amicizia è il miele della vita.
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i_man Guru
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Sesso: Età: 68 Registrato: 21/07/11 23:38 Messaggi: 3197
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Questo è uno dei passi indicati dal Governo per rilanciare l'economia italiana.
Presto Governo, Sindacati, Confindustria e altre associazioni si troveranno per discutere l'articolo 18 che regola i licenziamenti.
C'è chi dice che in questo modo il tasso di disoccupazione italiano balzerà all' 11%
C'è chi dice che non servirà ad agevolare l'ingresso dei giovani, sempre più precari.
C'è chi dice che questo graverà ancor di più sulle dissestate casse dell 'INPS.
C'è chi dice che creerà ancora più indignazione e rigurgiti di terrorismo brigatista.
Forse sono vere tutte... voi cosa ne pensate? _________________ *** carpe diem ***
"sapere di non sapere è saggezza suprema, non sapere di sapere è un male" |
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Alessandra Ospite
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E' solo un'arma di sfruttamento e ricatto in mano ai datori di lavoro.
Tanti anni di lotta sindacale per retrocedere agli albori dell'industrializzazione, un secolo fa. Terribile. |
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renny Guru
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Sesso: Età: 63 Registrato: 26/02/11 20:19 Messaggi: 17661
Località: Varese Interessi: lettura, musica, decoupage Impiego: Finalmente pensionata
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A me sembra che anzichè far passi avanti stiamo tornando sempre più indietro..
Staremo a vedere _________________ Non lasciarmi andar via
Non lasciare che sia
Una canzone d'amore buttata via
(Vasco Rossi) |
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i_man Guru
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Sesso: Età: 68 Registrato: 21/07/11 23:38 Messaggi: 3197
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"Anzichè concentrarsi in modo ossessivo sull'articolo 18, dobbiamo concentrarci sul momento in cui si entra nel mercato del lavoro e fare una vera rivoluzione", ha detto Fini parlando di alcune "medicine amare" che il governo Monti ha approntato o sta approntando per sciogliere "i nodi della nostra economia".
"Fatti salvi i diritti per chi è già assunto, per i neoassunti è tempo di dire che l'articolo 18 è un reperto archeologico", ha chiosato Fini, che ha poi aggiunto come la contrapposizione fra autonomi e dipendenti sia "un tema del passato" e come "il problema italiano sia di fare un fronte comune fra riformisti e riformatori", dando vita "a tutte le alleanze trasversali".
Onestamente mi ci trovo abbastanza d'accordo perchè son convinto che in questo modo si supera agevolmente l'ingresso nel mondo del lavoro da parte dei giovani... non è certo la soluzione ottimale per chi ambisce ancora al posto fisso... ma l'alternativa è il rischio di rimanere "bamboccioni" a vita! _________________ *** carpe diem ***
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mareblu Quasi Esperto
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Ma, forse come tutte le cose che il Governo ci propina avrà il vantaggio e la fregatura contemporaneamente.. _________________ ** essere sempre se stessi** |
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i_man Guru
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poco ma sicuro... tempo di regali non se ne vede più da tempo (almeno per noi poveri oppressi fiscali) _________________ *** carpe diem ***
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i_man Guru
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Senza il sì preventivo dei sindacati sulla riforma del mercato del lavoro il Governo non metterà, in particolare sugli ammortizzatori sociali, "una paccata di miliardi". Lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, a margine di un convegno alla Farnesina. La riforma del mercato del lavoro, per renderlo piu' inclusivo e dinamico, ha spiegato, dovrebbe prevedere "maggiore facilita' di entrata e un po' piu' di facilita' di uscita". Per il ministro del Lavoro è necessario "smantellare" le protezioni che si sono costituite "fino alla difesa dei privilegi". _________________ *** carpe diem ***
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mareblu Quasi Esperto
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Il lavoro tra pacchi, pacche e paccate
Una cosa è certa. Il ministro Fornero, che parli in tv in modo ufficiale alla destra del Premier, che rimbrotti il suo vice Martone o che commenti a latere dei tavoli ufficiali, fa sempre notizia. In ordine di tempo l’ultima è la “paccata” (di miliardi) che il Governo, tecnico, non è disposto a mettere sul tavolo della trattativa, improba, sul Lavoro senza un preventivo accordo con i sindacati. E la parola non proprio tecnica (o forse sì…?) e professorale fa subito il giro del web, scatena una serie di commenti e reazioni, quasi “sconosciuti” per l’articolo 18.
Tutti, lavoratori e loro rappresentanti, chiedono soluzioni “sostenibili”. Al tavolo non si vuole discutere di pacchi (nell’accezione di sòle, fregature). Ma una cosa è certa. Non si può nemmeno pensare ad una riforma che si concluda con le pacche (sulle spalle), simbolo di consorterie e consociativismi che non hanno fatto il bene del Paese.
Rimangono le paccate. Di miliardi. Se il governo Monti con le misure introdotte, a partire dalle pensioni, è riuscito ad accantonare cospicue risorse per il lavoro in così poco tempo, ben venga. Senza dimenticare, possibilmente, qualche obolo per ridurre la pressione fiscale che non è sfuggita anche alla Corte dei conti.
Il ministro fornero fa proprio notizia, è vero, soprattutto quando fissandola in primo piano si nota quanti strati di fondotinta ha per correggere i difetti (di forma), basterà lo "struccante" per toglierli? No problem, tanto è ben noto chi lo paga!! _________________ ** essere sempre se stessi** |
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i_man Guru
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Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, in accordo col Ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero, ha convocato a Palazzo Chigi le Parti Sociali per martedi' 20 marzo alle ore 15.30.
La riforma si avvia a raggiungere il traguardo, dopo che ieri erano arrivati segnali di distensione fra governo e parti sociali. La riforma del mercato del lavoro e' una
priorita', nota oggi il governo, e uno strumento essenziale per offrire nuovo impulso alla crescita del Paese.
"Mi pare che stiano maturando cose positive": cosi' il commento del segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Quindi ancora pochi giorni d'attesa per sapere come sarà il mondo del lavoro di domani. _________________ *** carpe diem ***
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mareblu Quasi Esperto
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La Camusso cambia opinione: sull art.18 il Governo non ci convince
"Quel che abbiamo sentito dal Governo finora non ci convince. Martedì ci aspettiamo delle risposte". E' questa la posizione di Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, sulla riforma del mercato del lavoro, cui sta lavorando il Governo Monti. "Non ho notizie, se non giornalistiche, su quello che si sono detti ieri", premette Camusso, in merito al vertice tra premier e leader della maggioranza.
"Come abbiamo sempre detto, per noi l'articolo 18 è una tutela generale, ha una funzione di deterrennza rispetto all'arbitrio sui licenziamenti. Quindi qualunque discussione deve partire dal salvaguardare questi principio". Invece, per il leader della Cgil, "quel che abbiamo sentito dal Governo finora non ci convince. Abbiamo enumerato in tutti i modi quali sono secondo noi le cose necessarie per arrivare ad un accordo, martedì", quando il Governo incontrerà le parti sociali, "ci aspettiamo delle risposte". _________________ ** essere sempre se stessi** |
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i_man Guru
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Monti:'Il ministro Fornero ha pronto un testo che modifica l'articolo 18 per i nuovi assunti, su questo si gioca il futuro del Paese'. Il presidente del consiglio chiede ai sindacati di 'cedere qualcosa' e li richiama alla coesione. Gelo della Cgil: 'lontani da ogni possibile ipotesi di accordo', dice Susanna Camusso. Bonanni avverte: dagli incontri di questa mattina 'sono emersi estremismi'. E Angeletti: 'Non scommetterei sull'accordo'. Al suo ultimo discorso da presidente Emma Marcegaglia annuncia che se ci sara' un compromesso al ribasso, Confindustria non firmera'. _________________ *** carpe diem ***
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mareblu Quasi Esperto
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L’altolà di Monti. "Sull’articolo 18 questione chiusa"
Si rivedranno domani, perché «ci sono ancora dettagli da discutere». Verrà redatto un «verbale», che metterà nero su bianco le posizioni di ciascuno. Ma per evitare di rendere esplicito il dissenso del principale sindacato, non ci sarà la firma di nessun accordo. Fornero è «dispiaciuta» per il no della Cgil, ma la sintesi dopo l’ultimo incontro a Palazzo Chigi è chiara: la trattativa sulla riforma del mercato del lavoro fra governo, sindacati e imprese è terminata. Lo fa capire Monti parlando del punto più controverso, la modifica dell’articolo 18. «La Cgil ha espresso il proprio dissenso sul punto della flessibilità in uscita. Tutti gli altri (Cisl, Uil, Ugl, Confindustria e Rete Imprese) hanno espresso consenso. Quindi, per quanto riguarda il governo, su questo punto la questione è chiusa. Nessuno ha potere di veto».
Se confermato, dall’entrata in vigore della riforma sarà possibile il licenziamento individuale per motivi economici con il pagamento di un equo indennizzo compreso fra le 15 e le 27 mensilità. E’ più di quanto previsto in Germania, dove il risarcimento massimo vale 18 mesi di stipendio. In caso di licenziamento per ragioni disciplinari il giudice deciderà fra indennizzo e reintegro. Del vecchio articolo 18 resta la tutela dalle discriminazioni: in quel caso l’atto sarà nullo. La nuova regola - sottolinea Fornero - «si applicherà a tutti i lavoratori».
tutto come previsto!!!!!
E come no! Saranno dispiaciutissimi!!!!!
Questo è solo l'inizio per i dipendenti del P.I. che come sempre "pagheranno" per primi!!!!! _________________ ** essere sempre se stessi** |
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i_man Guru
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Articolo 18 addio!
La Cgil è pronta a dare battaglia, la mobilitazione sara' dura e articolata e punta a risultati concreti durante il dibattito parlamentare della riforma.
La Uil sospende il giudizio sulla riforma del mercato del lavoro e dirà sì al testo solo se il governo accoglierà le modifiche richieste.
Idv : "sarà un Vietnam parlamentare".
Il Pd in imbarazzo, Bersani si sfoga con Damiano.
Il Ministero del lavoro: modifiche non riguarderanno gli statali _________________ *** carpe diem ***
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mareblu Quasi Esperto
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Ieri il Ministro Fornero ha dato due versioni diverse:
1 "Le modifiche sull'art. 18 riguarderanno tutti i lavoratori"
2 "Mai detto che le modifiche riguarderanno tutti i lavoratori, quelli statali sono
esenti"
Oggi: "Se le modifiche riguarderanno o meno tutti i lavoratori esclusi gli statali lo si
vedrà a fine iter parlamentare, quando il tutto sarà esecutivo"
Forse a questo Governo piace molto il gioco del ping-pong!! _________________ ** essere sempre se stessi** |
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i_man Guru
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"Le imprese hanno paura di assumere perché è molto difficile licenziare, anche per ragioni economiche". Ecco uno dei motivi a sostegno della necessità della riforma del mercato del lavoro, spiegati oggi da Mario Monti nella sua lecture al gruppo editoriale Nikkei Shimbun.
Questa è la conferma - se mai ce ne fosse stato bisogno - che se non servi più ad un'azienda ti cacciano via. _________________ *** carpe diem ***
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