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Economia e finanza - Una "nuova" Europa?

i_man - 26 Nov 2011 16:09:13
Oggetto: Una "nuova" Europa?
Per fermare la crisi dell'euro Angela Merkel e Nicolas Sarkozy (detti anche Mercozy Laughing ) avrebbero gia' elaborato la bozza di un nuovo Trattato dell'Ue.
Berlino e Parigi intendono far sottoscrivere il nuovo Patto di stabilita' tra i singoli governi, come avvenne in occasione dell'entrata in vigore del Trattato di Schengen sulla libera circolazione dei cittadini.

Sembra che il nuovo piano verrebbe presentato ai partner europei in occasione del prossimo vertice dell'8 e 9 dicembre, ma si temono forti resistenze da parte della Gran Bretagna, che pur non appartenendo all'Eurozona non intende venire marginalizzata.

Io credo che tanti altri paesi faranno resistenza....
Anonymous - 26 Nov 2011 16:25:21
Oggetto:
Per noi cosa significherebbe?
i_man - 26 Nov 2011 16:33:31
Oggetto:
Non si sa ancora... si parla di geometrie variabili... forse un'Europa dei poteri forti che danno le regole e gli altri ad "obbedire"? Chissà dove starà l'Italia... ma forse, per imparare a stare alle regole, ci toccherà obbedire.... che sia un vantaggio per noi cittadini italiani...???
Anonymous - 26 Nov 2011 16:36:58
Oggetto:
Credere, obbedire, combattere.............

Quando leggo la parola OBBEDIRE mi vengono in mente tutte e tre insieme Mr. Green

Scherzi a parte, la Merkel ha fatto una figura grama, e' una testona crucca ma i bond tedeschi non li vuole piu' nessuno e se non si decide a mollare un po' fara' naufragare tutti.
Dico male?
i_man - 26 Nov 2011 16:41:50
Oggetto:
La germania ha tre grossi problemi:
- una paura fottuta di essere trascinata nel guano finanziario dei paesi più deboli
- la Merkel che deve difendere la sua leadership politica senza cedimenti verso i partner europei
- una robustezza finanziara che però non tiene conto dei debiti post-bellici (ancora esistenti ed extra-contabilizzati), che se sarebbe invece tenuti in conto la metterebbe in una situazione peggiore di italia e spagna... proprio così!!!
Anonymous - 26 Nov 2011 16:44:46
Oggetto:
Grazie Roby, volevo proprio un piccolo riassunto esaustivo....
Api70 - 26 Nov 2011 17:38:38
Oggetto:
Alessandra ha scritto:
Credere, obbedire, combattere............
Quando leggo la parola OBBEDIRE mi vengono in mente tutte e tre insieme Mr. Green


Caspiterinaaa!!!.... Shocked Shocked
Comincio a pensare che aveva proprio ragione quello che disse "se vogliamo che tutto rimanga com'è...bisogna che tutto cambi"!!!... Laughing
Siamo passati per rivoluzioni..unificazioni...dittature...repubbliche varie...fino ad arrivare al 3° millenio con l'Europa unita....eppure la parola d'ordine .. da Garibaldi ad oggi è rimasta... "OBBEDISCO!!!"..... Shocked Shocked
Anonymous - 26 Nov 2011 17:50:19
Oggetto:
Oggi vedo tutto nero Crying or Very sad
Colpa del raduno.....ci tenevo cosi tanto...e non poterci andare mi fa veramente cadere nel buio piu' nero
i_man - 08 Feb 2012 18:07:24
Oggetto:
Ma per salvare l'Europa occorre davvero salvare la Grecia?
E' un quesito che mi pongo da un pò di tempo a questa parte. Perchè ci dobbiamo arrovellare e soprattutto spennare economicamente per tirare fuori la Grecia dal baratro in cui si è ficcata, vivendo per anni di privilegi offerti ai propri cittadini? Ha fatto la cicala per così lungo tempo che ora non ha più la forza di tornare ad un più consono regime di vita. Ci credo che i suoi cittadini s'incazzano, ma tant'è... sono evidenti le responsabilità di governi succubi solo del giudizio popolare.

Ed ora? Mentre il Der Spiegel (giornale tedesco) spara a zero sulla farsa greca ed europea sostenuta quotidianamente dai media controllati dalle lobby bancarie e politiche sostenendo che, commissariamento o altro, le ultime richieste della Germania dimostrano quanto assurde sono diventate le trattative sulla situazione greca… è ora di finirla con questa tragicommedia!!!

Ora si è scoperto che il fallimento della Grecia in fondo non è più un problema anche se in molti non sono d’accordo (dicasi portavoce, presidenti, vicepresidenti, consiglieri, commissari che parassitano sull’illusione europea a nostre spese con stipendi allegramente distributi!). Lasciamoli tornare alla loro dracma, che svalutino quanto vogliono, che anneghino nel loro debito colossale, che vendano qualche isola turistica, qualche porto, il Partenone.... ma basta foraggiarli a fondo perduto.... alla fine tornerà pure economico fare le vacanze là Very Happy


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mareblu - 09 Feb 2012 12:08:24
Oggetto:
d'accordissimo al 100% Very Happy
Api70 - 09 Feb 2012 17:08:53
Oggetto:
...Mah!!....Io non ci sto a capì più niente sinceramente!!!.... Shocked

Prima tutti d'accordo nel dire che bisognava sostenere i paesi in difficoltà in nome dell'Europa Unita, facendo intravedere chissà quali catastrofi se anche uno soltanto dei paesi avesse fallito o fosse uscito dalla moneta unica. (Si era fatto spesso l'esempio del fallimento del governo argentino per rendere l'idea di quello che poteva capitarci! )
Adesso invece, vedo sempre più spesso commenti in giro, dove quasi quasi ci si auspica che la Grecia si tiri fuori dal contesto (o controllo) europeo, in modo tale da aprire un nuovo corso politico, corso che noi italiani dovremmo assolutamente emulare per "salvarci" dalle grinfie dell'Europa.

Shocked ....Ma si può sapere come stanno veramente le cose????
i_man - 10 Feb 2012 08:54:22
Oggetto:
Provo a spiegare con parole, spero, semplici.

Il patto di stabilità pone delle ferree regole per quanto riguarda il controllo del debito pubblico. I paesi che vi hanno aderito e quindi hanno sottoscritto tale patto devono mettere in piedi una serie di procedure amministrative, fiscali, politiche tali da garantire l'ottenimento dei parametri del patto. Questo per evitare destabilizzazioni del corso della moneta Euro.
Sono anche stati stabiliti dei controlli da parte delle autorità per verificarne la corretta esecuzione e gli effetti.

Grecia, Portogallo e Irlanda sono stati i paesi meno virtuosi in questo processo, ma mentre l'irlanda, con una forte iniezione di capitali (dicasi i ns soldi!) sembra rientrare pian piano recuperare, la Grecia non riesce a implementare piani di rientro efficaci (per fragilità politica, per scontento popolare, per intrinseca debolezza economica) e anzi chiede sempre più liquidità (sempre i ns soldi! Sad ) per ottemperare alle scadenze del suo debit, soprattutto nei confronti delle banche tedesche e francesi. Ed è qui che sta l'inguappo... perchè tedeschi e francesi non vogliono rimetterci i soldi già investiti sui titoli ellenici... e quindi trascinano anche gli altri membri della comunità in questo baratro.

Ecco perchè si fa strada il sentimento di lasciar andare la Grecia per i fatti suoi, pagando una sola volta, in un colpo solo, tutto il debito accumulato... invece che continuare a foraggiarla senza evidenti risultati e anzi aumentando l'esposizione finanziaria.
Api70 - 10 Feb 2012 19:45:43
Oggetto:
Sei stato chiarissimo i-man!...E il perchè in Europa si è tentati di lasciar andare la Grecia posso anche capirlo. Ma non capisco se questo converrebbe anche alla Grecia stessa! ...E perchè secondo taluni l'Italia dovrebbe andarle dietro a ruota!!... Confused
Quando hai tempo leggiti questo articolo (soprattutto la seconda parte) e dimmi cosa ne pensi!!... Wink

"E Dopo undici anni di moneta unica, l’uscita dall’euro di un gigante come l’Italia provocherebbe un enorme sconquasso. Si può ammettere che non bisognava creare l’euro, ma oggi tornare indietro da quell’errore sarebbe più costoso che tentare di andare avanti. Con buona pace dei bevitori tedeschi, i governanti la sanno più lunga di loro. Dal momento che nessuna teoria vale quanto un esperimento concreto il riferimento all’Argentina è importantissimo. Una moneta debole, cessando la parità artificiale con una moneta forte, va immediatamente a cercare nel mercato il proprio reale punto di equilibrio. E questo punto di equilibrio non può che essere molto al di sotto della precedente parità. Qui si parla del 60% ma, anche limitandoci al 50%, ecco alcune delle conseguenze.
La prima è il raddoppio del prezzo di tutti i beni importati. La benzina passerebbe dall’oggi al domani a tre euro al litro. Raddoppierebbe il prezzo di tutto ciò che è importato, per esempio televisori, telefonini, automobili straniere, elettricità dalla Francia, gas dalla Russia, e via dicendo. Perfino senza acquistare nulla di nuovo, ci troveremmo a pagare il doppio i pezzi di ricambio per le Ford, le Renault, le Toyota che abbiamo già comprato.
Aumenterebbe anche il costo degli alimentari, perché anche in questo campo importiamo molto, dal grano alla carne. Di botto, sarebbe come se gli stipendi, pur rimanendo nominalmente gli stessi, fossero decurtati, del 30-40% del potere d’acquisto. Non osiamo immaginare le conseguenze politiche e sociali. Naturalmente ci sarebbe l’altra faccia della medaglia. Innanzi tutto se dopo la svalutazione la moneta italiana valesse la metà di ciò che valeva prima, i titoli del debito pubblico italiani detenuti all’estero varrebbero la metà. Sarebbe come se, invece di “prestarci” del denaro per salvarci, i Paesi virtuosi ci regalassero la metà del valore dei titoli italiani in loro possesso. Ci sarebbe poi un altro vantaggio, anche se non immediato. Se è vero che in Italia la Golf dall’oggi al domani costerebbe il doppio, e non sarebbe venduta, è anche vero che la Punto, in Germania, costerebbe la metà e farebbe una concorrenza spietata alla Polo. La svalutazione ci porterebbe di nuovo ad una situazione che un tempo abbiamo conosciuto bene: avendo, a parità di livello tecnologico, un costo del lavoro più basso di quello dei concorrenti, l’Italia diverrebbe un temibile avversario economico.
Le imprese pagherebbero una miseria gli operai (non nominalmente, ma come potere d’acquisto) e assumerebbero molti dipendenti, perché i beni si vendono bene all’estero. In Italia i turisti arriverebbero in folla, perché sarebbe come se ristoranti, alberghi ecc. fornissero i loro servizi a metà prezzo e probabilmente ci sarebbe una ripresa dell’economia: naturalmente partendo da un livello economico notevolmente inferiore e sempre che si fosse riusciti ad evitare la rivoluzione. Anche il debito pubblico italiano sarebbe favorito dal nuovo allineamento della moneta italiana. Se la svalutazione interna fosse, poniamo, del 40%, i detentori di risparmi perderebbero in termini di potere d’acquisto il 40% dei loro averi. Sarebbe una boccata d’ossigeno per uno Stato scialacquatore e una severissima punizione per i risparmiatori, che avrebbero ignorato l’aureo consiglio degli economisti secondo i quali il migliore investimento del proprio denaro è goderselo. Subito. E se queste sono le osservazioni che può fare un profano, chissà quante altre ne potrebbe fare un competente. La conclusione è che forse, malgrado la debolezza del nostro governo, ci salveremo."
i_man - 10 Feb 2012 22:34:27
Oggetto:
L'Italia è il terzo paese UE in termini di PIL, dietro a Germania e Francia. Quindi costituisce l'ossatura della Comunità. Su questo non vi sono dubbi. L'ipotetica uscita di uno di questi paesi dall'Euro sarebbe il crollo della comunità.

Detto questo, riporto uno studio di UBS su questa ipotesi (scusa la lunghezza del messaggio ma è complessa la materia).

Citazione:

Lo studio di UBS mostra che esistono cinque principali costi potenziali derivanti dall’uscita dell’Unione Monetaria e dall’adozione di una valuta nazionale.

CASO I: Default del Debito Pubblico

Se un paese decide di abbandonare la valuta comune si troverebbe di fronte a due scelte per quanto riguarda il debito pubblico:

- convertire il debito nella valuta nazionale;
- lasciare il debito denominato in Euro.

In questo secondo caso, poiché a causa dell’uscita dall’Euro il paese vedrebbe distrutto il proprio commercio estero; non riuscendo ad ottenere valuta estera (in questo caso Euro), non sarebbe in grado di finanziare il debito: di qui il default.
Nel caso, invece, in cui decida di convertire il proprio debito in valuta nazionale, questo potrebbe essere interpretato dagli investitori come un segno di difficoltà nel ripagare i propri debiti. In tale situazione il tasso d’interesse sui debiti tenderebbe ad aumentare a livelli tali da decretare il default. Tuttavia, questo secondo scenario è indipendente dall’appartenenza o meno all’Euro (vedi gli avvenimenti della Grecia): il costo aggiuntivo che l’uscita dall’Euro avrebbe per lo Stato sarebbe invece il default del settore “Corporate”, le obbligazioni emesse dalle società. Le aziende avrebbero difficoltà a ripagare i propri debiti in valuta estera a causa del forte deprezzamento del cambio successivo all’uscita del paese dall’Euro (se il cambio si deprezza significa che sono necessarie più unità di valuta nazionale per acquistare una unità di valuta estera).

CASO II: Collasso del sistema bancario interno

L’incertezza derivante dalla nuova valuta genererebbe una corsa agli sportelli poiché coloro che hanno depositi in Euro ritirerebbero i loro soldi prima dell’avvenuta conversione. Nel caso di assenza di restrizione ai movimenti di capitale e persone imposti dal Governo si genererebbe un deflusso di capitali verso l’estero e collasso del sistema bancario. Bisognerebbe realizzare la conversione valutaria all’improvviso, così da sorprendere e anticipare le mosse degli investitori. Questa soluzione è tuttavia irrealistica dati i tempi necessari di transizione da una valuta all’altra e la facilità di circolazione delle informazioni.

CASO III: Uscita dall’Unione Europea

L’intero processo di conversione dell’Euro in valuta nazionale sarebbe contrario ai numerosi trattati europei e comporterebbe una rottura unilaterale del Trattato di Maastricht, Trattato di Lisbona e Trattato di Roma. Inoltre l’introduzione di controlli al movimento di persone e capitale, molto probabili, decreterebbero la rottura di vari trattati europei. È quindi improbabile che un governo possa lasciare l’Euro e rimanere Stato membro dell’Unione Europea.

CASO IV: Perdita di benessere sociale derivante dall’attuazione di politiche protezionistiche

L’uscita di un paese debole dall’Euro determinerebbe nel breve periodo un vantaggio competitivo in termini di svalutazione della propria valuta nazionale: tendenzialmente esporterebbe di più. Tuttavia i Paesi membri dell’Eurozona adotterebbero misure protezionistiche per difendersi commercialmente da questo Paese. Se ci fosse anche l’uscita dall’UE si verificherebbe il danneggiamento, se non l’interruzione, dei rapporti commerciali tra questo Paese e l’Unione.

CASO V: Disordini civili

All’interno del Paese si verrebbero a creare divisioni tra coloro che ritengono opportuno rimanere nell’Euro e chi no, tra chi ne ha tratto o ne trarrebbe un grave danno economico e chi no. Tali fratture interne potrebbero sfociare in disordini, addirittura guerre civili o, nei casi peggiori, sistemi dittatoriali al fine di reprimere i disordini sociali. Questo è quanto è successo storicamente.
Aggiungiamo che l’uscita di un Paese dall’Unione determinerebbe poi attacchi speculativi a quel Paese e agli Stati deboli dell’Unione (es. Italia, Spagna): ci sarebbe un contagio, con un enorme aggravio di costi economici e finanziari, basti pensare agli effetti sugli investimenti delle famiglie. La dissoluzione dell’Unione a questo punto sarebbe probabile e comporterebbe la perdita del peso internazionale dell’Europa.



Conclusioni

In ogni caso i costi sono altissimi: UBS prova a stimare concretamente il costo monetario pro-capite per il primo anno derivante dall’uscita di un Paese debole dall’Euro. È una cifra compresa tra 9.500 e 11.500 Euro a persona! Quindi, alla luce degli attuali avvenimenti, affinché sia vantaggioso per gli Stati membri rimanere nell’Unione Monetaria ed evitare d’incorrere nei costi sopra descritti, è fondamentale il raggiungimento di una completa integrazione delle politiche economiche.

i_man - 13 Feb 2012 11:42:20
Oggetto:
Mentre Atene era in fiamme, il Parlamento ellenico ha votato stanotte a favore della legge che introduce le nuove, durissime misure di austerità ed apre la strada a un nuovo prestito dal 130 miliardi di euro concordato con la troika, vitale per salvare l'economia ellenica dal collasso.
Il drammatico voto (199 Sì, 74 No, con 278 deputati presenti) al termine di ore di dibattito, è avvenuto in un edificio assediato da migliaia di manifestanti e da violentissimi scontri tra polizia e gruppi di Black Bloc, che nel corso della protesta hanno dato alle fiamme palazzi, cinema, bar e banche.
Mai ad Atene, una città che ha conosciuto molte dimostrazioni violente, una protesta aveva avuto conseguenze così devastanti. I palazzi ardevano ancora, a notte tarda.

Sacrosanto il diritto di manifestare e protestare, ma cosa accadrebbe se la Grecia non fosse aiutata e quindi costretta a non poter più pagare gli stipendi?
mareblu - 13 Feb 2012 12:08:49
Oggetto:
non oso pensarci, ma da come sono messe le cose direi una guerra civile con pesanti conseguenze non solo sulla Grecia..
i_man - 15 Feb 2012 17:06:20
Oggetto:
Con le recenti dichiarazioni sulla possibile uscita della Grecia dalla zona euro, i leader europei sembrano voler preparare il terreno ad un evento finora inconcepibile. Uno dopo l’altro i dogmi sulla crisi stanno finalmente svanendo.

1) La linea ufficiale di Bruxelles era e rimane quella di mantenere a ogni costo la Grecia a bordo... e questo significa un nuovo prestito di emergenza di 130 miliardi di euro. Non sembra più vero che se cade la Grecia crolla l'Europa solo perchè il costo supererebbe di gran lunga l’aiuto di emergenza dato alla Grecia.

2) Il tabù sull’euro è stato rimesso in discussione da parte dei diplomatici dell’Ue a seguito dell'esasperazione repressa da mesi a proposito delle promesse di riduzione delle spese che Atene dimenticava regolarmente.

3) Un paese piccolo può essere escluso dalla zona euro – contraddicendo il duo Merkel-Sarkozy - quando il primo ministro greco ha scatenato la loro rabbia annunciando un referendum sull’austerity. Di conseguenza la possibilità di uscire dall’euro non era più esclusa.

4) L’euro può finire? In una relazione dai toni molto intensi davanti al Parlamento europeo, si era avvertita che la sopravvivenza dell’euro avrebbe potuto diventare problematica se i dirigenti dell’Ue non fossero intervenuti rapidamente.


Quindi non è affato vero che la zona euro crollerà se la Grecia dovesse tornare alla dracma. E non è un caso se la commissaria greca Maria Damanaki (competente per il settore della pesca) affermava già il fine settimana scorso che a Bruxelles sono già pronti i piani di emergenza per l’uscita della Grecia dalla zona euro. Affermazioni ovviamente smentite dalla Commissione.
Però Merkel, Sarkozy, Kroes e i diplomatici dell’Ue hanno ammesso che questa eventualità non può essere scartata. Forse non si realizzerà nei prossimi giorni: i negoziati molto difficili che si svolgono ad Atene fra i creditori e il governo greco porteranno probabilmente a un accordo.
Ma tutte le parti interessate sanno bene che fra tre mesi i creditori saranno di nuovo ad Atene per constatare per l’ennesima volta che la Grecia non ha mantenuto le promesse. E nessuno sarà sorpreso.

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mareblu - 15 Feb 2012 17:49:25
Oggetto:
forse se ci mettessimo a contare tutte le notizie contradditorie e diverse che continuamente arrivano perderemmo il conto..
Api70 - 15 Feb 2012 18:34:40
Oggetto:
Ed infatti c'è una gran confusione al riguardo!!! Sad
Chi dice una cosa...chi un'altra!!!.... Sad Sad
i_man - 21 Feb 2012 18:51:58
Oggetto:
L'Eurogruppo ha dato il via libera ai 130 miliardi di euro di aiuti alla Grecia, fissato un nuovo target per il debito più alto del precedente e aumentato le perdite che i creditori privati subiranno dopo lo swap dei titoli.

Servirà a qualcosa o fra pochi mesi la Grecia busserà nuovamente alle "nostre" casse per altri aiuti??? Rolling Eyes
mareblu - 22 Feb 2012 12:15:27
Oggetto:
i_man ha scritto:

Servirà a qualcosa o fra pochi mesi la Grecia busserà nuovamente alle "nostre" casse per altri aiuti??? Rolling Eyes


la sottoscritta (malfidata Laughing ) propende per questa ipotesi Rolling Eyes
i_man - 08 Mag 2012 16:29:05
Oggetto:
La Grecia del post elezioni è un enigma di difficile soluzione. L’unica certezza è stato il crollo dei partiti filo-europei: Nea Demokratia e il Pasok sono passati dal 77,4% del 2009 ad un modesto 35%.
E così il tentativo di Antonis Samaras, leader di Nea Demokratia, di formare il nuovo Governo è andato in fumo in meno di sei ore. Nel primo pomeriggio il presidente della Repubblica, Karol Papoulias, ha affidato un nuovo mandato ad Alexis Tsipras, il 37enne leader della formazione di sinistra radicale (Syriza). Difficilmente riuscirà a costruire un Governo di larghe intese e quindi è prevedibile che si torni a votare in giugno, proprio quando la Grecia aspetta un altro apcchetto di aiuti da 30 miliardi di dollari.

Credo che questo sia il primo passo verso l'uscita della Grecia dall'euro.... e io dico "finalmente! è finita un'agonia..."
i_man - 11 Mag 2012 23:35:56
Oggetto:
Niente nuovo Governo in Grecia. Difficile trovare la quadra. La grecia è a un passo dal default dichiarato (quello verò è praticamente già avvenuto).

Molto più probabile l'uscita della Grecia dall'Euro e ritorno della Dracma.

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Forse vale la pena di considerare una vacanza in Grecia nel prossimo futuro, a prezzi molto convenienti Smile
i_man - 14 Mag 2012 20:51:36
Oggetto:
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i_man - 14 Mag 2012 20:57:20
Oggetto:
Un Governo tecnico anche all'Acropoli. Nelle prossime ore nuova riunione presieduta dal capo dello Stato per trovare un accordo sul nuovo esecutivo e cercare di far restare il Paese nell'euro.

Perchè non gli prestiamo Monti??? Mr. Green
i_man - 15 Mag 2012 18:51:43
Oggetto:
Fallito anche l'ultimo tentativo di formare un governo di unità nazionale.
La Grecia tornerà alle urne tra il 10 e il 17 giugno.
Le borse europee tremano e continua imperterrito il loro calo, soprattutto colpiti i titoli bancari.

E BASTA CON QUESTA AGONIA... RITENGO DA IMBECILLI DIFENDERE L'INDIFENDIBILE! E OLTRETUTTO QUANTO CI COSTA...!!!
i_man - 12 Giu 2012 09:05:51
Oggetto:
Dopo Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna (i cosiddetti PIGS) ecco che si scatena la speculazione sull'Italia... infatti c'è sempre qualcuno che sta peggio degli altri (perchè virtuosi o salvati da una incredibile massa monetaria).
Non oso pensare cosa possa succedere nei prossimi giorni, ma la speculazione attacca sempre sul fianco debole e certamente l'Italia, col suo enorme debito, è la candidata numero 1. Riuscirà la speculazione a spingerci a chiedere aiuti economici alle varie istituzioni mondiali (FMI, BCE, ESF...) obbligandoci a peggiorare ulteriormente il nostro debito? E quindi quali altre manovre dovrà studiare il Governo per rintuzzare questi attacchi?

Intanto lo spread vola e fa aumentare gli interessi che dobbiamo pagare. Il Wall Street Journal e il New York Times dicono che le sfide per l'Italia aumentano, forse troppe anche per Monti? Passera dice che il rischio contagio c'è ma l'Italia è diversa (diversa da chi???). Stati Uniti e Cina fanno pressing sull'Europa per attuare misure più decise ( Shocked). Intanto in Grecia il turismo va a picco, poche auto in strada, mancano farmaci.
L'Istat fotografa l'Italia in recessione: Pil -1,4% in un anno, le famiglie tagliano la spesa.

E' davvero snervante questa situazione che non trova sbocchi e ogni soluzione aggrava la nostra qualità di vita... Evil or Very Mad Sad
i_man - 12 Giu 2012 11:24:21
Oggetto:
Christine Lagarde, il numero uno dell'Fmi, ha esortato un intervento sul settore bancario: "Il cuore del salvataggio delle banche europee è in Europa e questo significa più Europa, non meno Europa".
Lagarde non si è invece sbilanciata su una possibile uscita della Grecia dall'euro, definendola una questione di determinazione politica.
Il suo ultimatum all'Europa suona come un allarme e ricalca le previsioni del finanziere George Soros, della settimana scorsa. Secondo il magnate di origine ungherese, restano tre mesi per salvare l'architettura dell'euro.
Citazione:

"A mio giudizio le autorità hanno ancora una finestra di tre mesi durante i quali correggere i loro errori. Con il termine autorità intendo principalmente il governo tedesco e la Bundesbank perché in una crisi i creditori sono seduti al posto di guida e nulla può essere fatto senza il supporto tedesco”.


E' ora che la Merkel si tolga l'elmo da crucca incallita e capisca cosa significhi essere una "comunità", nel bene e nel male. Ora c'è da curare un male e la Germania non si può tirare indietro, nè imporre impraticaili soluzioni a chi è debole.
i_man - 20 Giu 2012 08:53:00
Oggetto:
Purtroppo non potrà mai esserci una comunità europea finchè i tedeschi la pensano così. Ecco cosa ha scritto la stampa tedesca prima dell'inizio del G-20 mettendo in guardia Angela Merkel:
Citazione:

Attenta alla banda dei cinque. Che sono Obama, Monti, Hollande, Rajoy e Barroso, tutti d'accordo per affondare le mani nelle tasche dei contribuenti tedeschi con la richiesta di ulteriori aiuti nella crisi dell'euro.


I crucchi vogliono tanti benefici senza pagare pegno? Mi sembra perlomeno velleitario...
mareblu - 20 Giu 2012 16:08:51
Oggetto:
mi da l'impressione che avere tutto senza "pagare pegno" sia un diritto per loro..
i_man - 26 Giu 2012 08:21:03
Oggetto:
Continua con perseveranza la richiesta di rigore di Berlino nella gestione della nuova Europa. Questa situazione ovviamente deprime i mercati: crollano le borse, salgono gli spread.
Intanto, dopo la Spagna, anche Cipro chiede aiuto al fondo salva-stati. Si dimette il ministro delle finanze di Atene. Il premier Monti va da Napolitano per consultarsi sul cosa fare. Obama chiama Monti: "Seguo con attenzione l'impegno del Governo italiano per facilitare il consenso in Europa sulle politiche per la crescita e la stabilizzazione del mercato dei titoli di debito".
La Cancelliera Merkel rimane imperturbabile: "no alla discussione solo sul debito, affrontare controlli e misure strutturali, coniugare crescita e rigore, eurobond-eurobill un errore".

CHISSA' CHI DI RIGORE FERISCE, DI RIGORE PERISCE... in attesa del giovedì calcistico (a buon intenditore poche parole) Mr. Green
Anonymous - 26 Giu 2012 23:02:17
Oggetto:
Pero' non ha tutti i torti.

Pensa se tu fossi il maggiore di 10 fratelli e fossi l'unico a lavorare per tutti, non ti girerebbero un po' le palline?

Non e' giusto che la Germania debba sempre sborsare per paesi che hanno fatto il magna-magna finche' sono andati in rovina.....

Anche se sbaglia, il suo principio non e' da condannare del tutto.

quanto al calcio, abbiamo poche speranze Mr. Green
mareblu - 28 Giu 2012 01:52:51
Oggetto:
Io non credo affatto che i tedeschi lavorino per tutti, loro COMANDANO PER TUTTI! e lo hanno sempre fatto anche in passato, loro che si credono "grandi lavoratori" lavorano 4 giorni alla settimana! E stanno imponendo le loro regole dovunque allargandosi a macchia d'olio! Poco più di 1 mese fa mentre compravo in un supermarket, una signora si lamentava che troppa roba viene dall'estero ed il responsabile le ha detto: "Signora, prenda tutto quello che può di italiano perchè fra poco non troverà più neppure la salvia che viene dall'Italia!" Io lì per lì credevo che fosse una battuta, ma invece è verissimo, qui sta scomparendo frutta e verdura italiana e indovinate un pò quella in vendita da dove viene? Dalla Germania! Me ne sono accorta fortunatamente perchè aveva un colore strano.. non c'era scritta la provenienza, cosa invece d'obbligo! Ma come si può mangiare frutta estiva che stanzia giorni e giorni chissà dove prima di arrivare al consumatore? E non ditemi che queste non sono IMPOSIZIONI chiamate ACCORDI con gli stati europei NOI PER PRIMI! Shocked Mr. Green
Api70 - 28 Giu 2012 20:05:11
Oggetto:
Penso anche io che la Germania sia il classico "lupo travestito da agnello".
E' l'unica a cui sostanzialmente sia convenuto l'avvento dell'euro.
Negli anni duemila stava economicamente in stasi. Sarebbe "morta" se non avesse escogitato questo giochetto dell'euro e ce l'avesse messo nel sedere a tutti. Sad
Ci ha praticamente costretto a noi italiani facendoci credere che l'entrata nell'euro sarebbe stata come la manna scesa dal cielo (allora non me ne rendevo conto lo ammetto! ed ero anche io favorevolissima!!) in realtà per noi a condizioni sfavorevolissime e imponendoci le loro regole.
Loro si sono arricchiti perchè esportavano a prezzi a loro favore e noi importavamo a nostro sfavore, viceversa. Hanno sempre comandato in tutto e per tutto e noi sempre dietro come cagnolini. Comincio a simpatizzare con quelli che dicono: ma perchè dovremmo essere noi in difficoltà ad uscire dall'euro?? E se invece uscissero loro?? Pensateci!!..Ci sarebbe una rivalutazione del marco del 30% rispetto all'euro e di questo ne gioverebbero proprio le industrie italiane, francesi, slovacche ecc che così diventerebbero più competitive. Si risolleverebbero le nostre esportazioni e per loro sarebbe un crollo perchè crescerebbe disoccupazione e indebitamento.
Quindi che la smettano di fare i buoni della situazione. A loro va più che bene questa situazione. E che almeno abbiano il contegno di non prenderci in giro!! ... Sad
Guarda questa cosa che i tedeschi devono essere sempre più furbi...non la sopporto proprio!!....Spero tanto che gli diam o una sonora lezione di umiltà stasera!!....Almeno lì!!...Sad(((
mareblu - 28 Giu 2012 20:25:38
Oggetto:
Finalmente qualcuno che ha capito e centrato perfettamente la situazione, ma che si tolgano di mezzo loro o cosa vogliono fare gli altri stati europei, aspettare un bis della II Guerra mondiale (anche se con altre "armi" si intende)?
Brava!! ti faccio i migliori complimenti! Wink
i_man - 29 Giu 2012 08:00:33
Oggetto:
In questa due giorni con i leader europei. Monti chiede all'Eurogruppo una soluzione allo spread (che ci costa una "paccata" di interessi) oppure mette una riserva dell'Italia sull'accordo.

I leaders sono comunque vicini a stringere un patto per la crescita mobilitando circa 130 miliardi. Pronti ad impegnarsi per una road map per la creazione di un'unione monetaria ed economica.

Nella notte, dopo che ierisera un super-Mario ha calcisticamente distrutto la Germania, ecco l'altro super-Mario piegare la Merkel (non so ancora se a 90° Razz ). Comunque dopo un lungo negoziato notturno "qualche volta teso", il premier italiano ha ottenuto qualcosa che assomiglia molto al meccanismo anti-spread da lui chiesto insistentemente da settimane. Ora si attende il giudizio dei mercati finanziari....
Api70 - 29 Giu 2012 12:19:23
Oggetto:
..Quindi...due buone notizie!!..... Very Happy ...Non ci abitueremo troppo male???.... Wink Laughing
i_man - 02 Lug 2012 08:10:30
Oggetto:
I mercati hanno reagito bene, la speculazione sembra aver tirato i remi in barca... ma troppe volte ho visto reazioni istintive positive e poco dopo continuare a soffrire peggio di prima.
Vediamo se alle buone intenzioni seguiranno i fatti: questa è l'unica prova che conta per dimostrare che si vogliono davvero fare gli Stati Uniti d'Europa!
i_man - 10 Lug 2012 09:23:31
Oggetto:
L'UE prova a frenare lo spread (e abbassare gli immensi interessi che paghiamo sul debito).

Ci sono volute nove ore di confronto fino a notte fonda per definire nei dettagli le misure approvate dell'eurogruppo, fra le quali il meccanismo anti-spread dopo l'intesa politica dei capi di stato e di governo dei paesi Ue nell'ultimo Consiglio europeo.
I ministri dell'economia e delle finanze degli stati della zona euro hanno definito l'accordo sul piano tecnico rendendo operativo quanto già messo a punto a fine giugno: per contrastare la speculazione si interverrà sul mercato secondario, con la Banca centrale europea che potrà comprare titoli per conto dei fondi salva stati (l'Efsf e poi l'Esm, quando quest'ultimo entrerà in funzione e sostituirà il primo).

L'Efsf e la Bce hanno firmato infatti un accordo tecnico che prevede proprio la possibilità per la Bce di essere l'agente dell'Efsf-Esm per l'acquisto dei bond sul mercato secondario, in funzione anti-spread.
mareblu - 10 Lug 2012 13:11:43
Oggetto:
inizieranno a fare qualcosa di buono? Speriamo..
renny - 10 Lug 2012 13:35:51
Oggetto:
Speriamo migliori qualcosa..
i_man - 10 Lug 2012 21:36:00
Oggetto:
Intanto all'Ecofin vengono approvati i cosiddetti "project bond".
Secondo quanto comunicato dal Consiglio Europeo, il piano si estenderà per il 2012-2013 e avrà come scopo la mobilizzazione di 4,5 miliardi di euro destinati al settore privato per l'implementazione di progetti infrastrutturali.
La decisione fa seguito all'accordo raggiunto lo scorso 22 maggio: i bond saranno emessi dall'Ue per sponsorizzare i progetti, proprio come fanno le società private con i project bond ordinari. Approssimativamente, 200 milioni di euro saranno destinati ai progetti legati ai trasporti, 10 milioni per scopi energetici e 20 milioni per telecomunicazioni e banda larga. In caso di buona riuscita del progetto pilota, la fase operativa vera e propria verrà attuata tra il 2014 e il 2020.

Questa è una piccola, ma prima importante mossa per creare lavoro.... finalmente si pongono le basi per combattere questa crisi!!!
Peccato che sia mancato un po' di coraggio in più... Surprised
mareblu - 11 Lug 2012 15:19:14
Oggetto:
Di piccoli segnali atti a combattere questa crisi ce ne sono e non pochi, anche se sono ancora nascosti, manca ancora appunto più coraggio e cerchiamo (senza "allargarsi" troppo) di essere almeno un pò speranzosi, il popolo italiano nell'arco della storia ha dimostrato di valere molto più di altri e deve continuare a essere così.
i_man - 29 Lug 2012 12:00:47
Oggetto:
Tanti sforzi per tenere insieme l'Europa, per difendere l'Euro, ma molti segnali contraddittori emergono continuamente dalle varie istituzioni economico-fiscali del continente.
Ormai si parla apertamente di GREXIT (acronimo che sta per Greek Exit, ovvero uscita della Grecia dall'Euro) data al 90% entro fine anno.
Quindi persa la Grecia, è ora la Spagna nell'occhio del ciclone. Infatti sembra che i 100 miliardi di euro per salvare le sue banche non siano più sufficienti. Il ministero dell'Economia spagnolo nega "completamente" di aver presentato alla Germania la possibilita' di una richiesta alla Ue e al Fondo monetario internazionale di un salvataggio completo che secondo indiscrezioni sarebbe stato addirittura di 300 miliardi di euro. Ecco allora che prende forza l'ipotesi sulla preparazione di un bail-out totale per la Spagna, ormai dipinta come una nazione di lacrime e sangue.

Onestamente non credo che l'Italia sia la prossima candidata, anche se la speculazione finanziaria ci sta puntando da tempo. Penso che le manovre messe in atto dovrebbero proteggerci. Questa incertezza mi fa tremare i polsi (e il solo aver balenato qualche giorno fa il possibile blocco delle tredicesime ne è l'indice).

Diamine, servirebbe un pò di ottimismo, e non continuamente vedere (e spesso invocare) tragedie!!!

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mareblu - 30 Lug 2012 16:42:07
Oggetto:
In effetti dalla maggior parte di gente, soprattutto nel Pubblico Impiego, dice continuamente che la tredicesima la toglieranno annunciandolo all'ultimo momento, a tradimento, come sempre, tutti si lamentano, tutti fanno tragedie, mi sovviene un vecchio, ma sempre attuale detto popolare: "si scavano già la fossa con le proprie mani" . Io invece ne ho un altro: andare avanti, credere, fare del nostro meglio nel nostro "piccolo" e NON MOLLARE MAI!
i_man - 01 Ago 2012 22:28:38
Oggetto:
Monti ha parlato della necessità di una soluzione europea per affrontare la crisi e per ridurre lo spread. Gli ha fatto eco Katainen (il riottoso premier finlandese), ribadendo che è necessaria una reazione europea per ridurre i tassi d'interesse.

Parole che pesano come macigni alla vigilia di una riunione del comitato di politica monetaria della Banca centrale europea dove dovranno comporsi gli attriti tra le posizioni del presidente Mario Draghi (che si è detto pronto a fare tutto il necessario per salvare l'Euro), e quelle dei membri tedeschi e nord-europei del board.

Lo stesso Monti si è detto colpito della chiarezza delle parole pronunciate la scorsa settimana da Draghi, intimando ai membri del board dell'Eurotower di evitare eccessi di ingerenza. "I membri del board Bce mostrino rispetto per l'indipendenza della Bce" ha detto il premier, quasi in risposta alle dichiarazioni apparse oggi di Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank.

E finalmente Monti ha mostrato gli attributi contro gli intransigenti tedeschi!!! Stavolta devo dirgli BRAVO! Wink
i_man - 03 Ago 2012 11:28:19
Oggetto:
Di fronte agli attacchi della speculazione, l'Italia piega le gambe. Lo spread sale e così gli interessi (cioè i nostri soldi) che dobbiamo pagare alla comunità finanziaria. Monti dice che valuterà se chiedere l'applicazione dello scudo anti-spread... questo vuol dire che lo farà perchè "Si riconosce che l'elevatezza degli spread per i titoli di alcuni paesi forse sono un problema di quei paesi, ma forse sono anche un problema per l'eurozona. Ormai e' un problema di valenza comunitaria".

Alla faccia dei rigidissimi tedeschi!! Leggete questo per capire... Wink

Citazione:
I risparmiatori tedeschi hanno sempre avuto in Bild uno strenuo difensore dei propri diritti. Nulla è cambiato, ma una maggiore obiettività sembra affacciarsi dalle pagine del tabloid più venduto d'Europa, almeno sul tema dei debiti pubblici e della crisi dell'euro.

"La Germania guadagna anche dalla crisi dell'euro!" ammette un articolo di H.Jeime-Karge e C. Martens uscito ieri. Da un lato ricorda come l'impegno miliardario tedesco per il salvataggio della moneta unica cresca di giorno in giorno; ma è anche vero - si legge - che dalle difficolta' degli altri Paesi è proprio la Germania a guadagnare di più.

Scheuble, il ministro delle finanze di Berlino "ora guadagna soldi persino facendo debiti", ricorda Bild che mette l'accento sui tassi d'interesse negativi sul nuovo indebitamento tedesco. Secondo un analista citato dal tabloid, "la Germania negli ultimi 30 mesi ha risparmiato oltre 60 miliardi nel rifinanziamento" del debito.

Al ministro seguono l'industria edile e tutti coloro che hanno chiesto mutui e prestiti, che godono di tassi particolarmente bassi. Come anche le banche, che oggi pagano lo 0,75% di interessi sui prestiti dalla Bce, mentre - scrive Bild - nel 2008 il tasso era al 4,25%.

Ma il tabloid non dimentica di citare nemmeno gli esportatori tedeschi, perché l'euro debole "rende la merce tedesca all'estero più attraente".

i_man - 04 Dic 2012 09:37:41
Oggetto:
Finalmente una buona notizia: lo spread tra il Btp e il Bund tedesco scende sotto i 300 punti base per la prima volta dal 21 marzo scorso. Stamane lo spread tocca 292 punti base portanto il tasso sul Titolo del tesoro italiano al 4,37%.
Questo è positivo e testimonia che siamo in chiara linea decrescente, benchè non ancora a un livello accettabile e fisiologico. Forse si sta creando quel clima di fiducia verso l'Italia che è un buon viatico per una ripresa che, seppur lenta, è indispensabile per il nostro futuro.
Anonymous - 04 Dic 2012 13:58:06
Oggetto:
Meno male. Ogni tanto una buona nuova
i_man - 18 Mar 2013 19:32:02
Oggetto:
I fatti di oggi dicono che nella notte tra venerdì e sabato scorso, l’Eurogruppo ha raggiunto un accordo sul piano di salvataggio di Cipro, che prevede aiuti finanziari per 10 miliardi di euro, per lo più a favore del sistema bancario cipriota esposto nei confronti della plurifallita Grecia.

Come contropartita agli aiuti finanziari, l’Ue ha imposto alle autorità cipriote di perpetrare un vero e proprio furto nei conti correnti ciprioti, imponendo un’imposta patrimoniale sui depositi dei correntisti di quasi il 10% delle somme giacenti superiori ai 100 mila euro, e del 6.75% per quelle inferiori. Gettito stimato: quasi 6 miliardi di euro, per lo più a carico dei cittadini ciprioti.

Se da un lato le misure adottate sono ispirate dalla volontà di colpire i grandi capitali depositati nelle banche di Nicosia, dall’altro è inevitabile che le misure colpiranno anche gli interessi dei cittadini ciprioti piccoli risparmiatori.

Le autorità cipriote, allo scopo di evitare la corsa agli sportelli e mettere a punto i meccanismi operativi per trattenere le somme di denaro oggetto dell’esproprio, hanno disposto la chiusura delle banche fino a mercoledì prossimo. Allo stesso modo si è inibita la possibilità di disporre trasferimenti di depositi attraverso internet, anche a cittadini stranieri.

Questo aspetto, oltre a contrastare con il principio della libera circolazione dei capitali previsto dagli articoli 56 e 60 del trattato CE, mina le basi della stessa unione monetaria in uno dei sui caratteri ispiratori, che sarebbe, appunto, la libera circolazione dei capitali. Quanto sta accadendo a Cipro, almeno nel contesto europeo, non ha alcun precedente storico, sia in termini di finalità dell’esproprio, che dimensioni. In pratica si stanno stravolgendo gli elementi fondanti l’economia, il mercato, il diritto di proprietà, e la tutela del risparmio.

E' questa l'Europa che abbiamo voluto... Rolling Eyes Shocked
Anonymous - 18 Mar 2013 22:37:47
Oggetto:
Ma questo non e' lo scotto che l'economia paga per aver interferito ormai in qualsiasi forma di potere?
i_man - 18 Mar 2013 22:42:35
Oggetto:
Invece è il potere (politico) che invece di legiferare è entrato a gamba tesa nell'economia!!! E così l'economia (quella forte ed evasiva) si è "adattata" perchè ne godeva forti privilegi.
Fresiagialla72 - 18 Mar 2013 22:48:11
Oggetto:
i_man ha scritto:
I fatti di oggi dicono che nella notte tra venerdì e sabato scorso, l’Eurogruppo ha raggiunto un accordo sul piano di salvataggio di Cipro, che prevede aiuti finanziari per 10 miliardi di euro, per lo più a favore del sistema bancario cipriota esposto nei confronti della plurifallita Grecia.

Come contropartita agli aiuti finanziari, l’Ue ha imposto alle autorità cipriote di perpetrare un vero e proprio furto nei conti correnti ciprioti, imponendo un’imposta patrimoniale sui depositi dei correntisti di quasi il 10% delle somme giacenti superiori ai 100 mila euro, e del 6.75% per quelle inferiori. Gettito stimato: quasi 6 miliardi di euro, per lo più a carico dei cittadini ciprioti.

Se da un lato le misure adottate sono ispirate dalla volontà di colpire i grandi capitali depositati nelle banche di Nicosia, dall’altro è inevitabile che le misure colpiranno anche gli interessi dei cittadini ciprioti piccoli risparmiatori.

Le autorità cipriote, allo scopo di evitare la corsa agli sportelli e mettere a punto i meccanismi operativi per trattenere le somme di denaro oggetto dell’esproprio, hanno disposto la chiusura delle banche fino a mercoledì prossimo. Allo stesso modo si è inibita la possibilità di disporre trasferimenti di depositi attraverso internet, anche a cittadini stranieri.

Questo aspetto, oltre a contrastare con il principio della libera circolazione dei capitali previsto dagli articoli 56 e 60 del trattato CE, mina le basi della stessa unione monetaria in uno dei sui caratteri ispiratori, che sarebbe, appunto, la libera circolazione dei capitali. Quanto sta accadendo a Cipro, almeno nel contesto europeo, non ha alcun precedente storico, sia in termini di finalità dell’esproprio, che dimensioni. In pratica si stanno stravolgendo gli elementi fondanti l’economia, il mercato, il diritto di proprietà, e la tutela del risparmio.

E' questa l'Europa che abbiamo voluto... Rolling Eyes Shocked


Credo che lo spirito europeo voluto con Maastrict, l'euro, la libera cirolazione sia delle persone che dei capitali si sta via via perdendo.
Attualmente solo una nazione che è la Germania e forse la Filandia stanno beneficiando di tutto ciò ma per la restante area euro siamo al palo per non dire peggio.
Eppure l'OCSE ha evidenziato il dato drammatico della disoccupazione giovanile nell'area euro in forte ascesa.
Siamo sempre stati forti europeisti ma questo gioco al massacro, con una politica di solo rigore e che porta i paesi alla strozzatura a cosa porterà

La Germania pensa e lo ha sempre fatto solo ai suoi interessi unico problema a cui forse non hanno pensato che la gran parte delle loro esportazione avviene nel territorio europeo.
Ma se il mercato dei consumi si ferma a chi venderanno i loro prodotti.
Per quanto forte possa essere la loro economia il confrontarsi con colossi come Cina da soli non porterà molti vantaggi

Forse bisognerebbe ricordare a lor signori che tutti gli europei con le loro tasse hanno contribuito alla loro riunificazione.
Purtroppo dal passato hanno capito poco, vogliono sempre farla da padroni ma il sentimento anti tedesco è gia forte in Grecia e non solo
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