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Tagli alla Difesa
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mareblu Quasi Esperto
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Registrato: 24/11/11 21:54 Messaggi: 965
Località: Liguria Interessi: musica, attualità, altri Impiego: multincarichi nel P.I.
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I tagli alla difesa prevedono una riduzione del corpo militare di oltre 40 mila unità
Andrà a regime nel 2032.
Grandi decisioni in vista per la nostra Difesa. Il consiglio dei ministri di oggi sarà dedicato in gran parte all’intervento del ministro Giampaolo Di Paola che illustrerà ai colleghi una riforma radicale. La Difesa infatti si ridimensionerà nei numeri, passando da 190 a 150 mila militari, ma non nelle ambizioni. Il dimagrimento sarà un processo spalmato su venti anni. Al termine, le spese per il personale dovranno essere tagliate di 2 miliardi di euro e aumenteranno proporzionalmente gli investimenti in nuovi sistemi d’arma e in addestramento.
Quel che colpisce è la fotografia di un forte squilibrio: rispetto ai volumi previsti per il 2021, sono addirittura in esubero 31 mila marescialli e 680 ufficiali; mancano invece 20 mila sergenti e i volontari in servizio permanente. L’obiettivo è giungere entro il 2032 a uno strumento militare più giovane e più equilibrato tra le sue componenti: 18 mila ufficiali, altrettanti marescialli, 22.300 sergenti, 56 mila volontari di truppa in servizio permanente e 24 mila volontari in ferma breve.
Il ministro Di Paola intende ridisegnare il sistema dei comandi. Molte duplicazioni verranno abolite: il Comando forze operative terrestri, per dire, è palesemente un doppione del Comando operativo esercito. Lo stesso dicasi per marina e aeronautica. Pencolano anche i comandi territoriali, eredità di quando le forze armate erano di leva e avevano bisogno di una struttura in ogni città. Con il taglio delle poltrone si potranno tagliare anche le piante organiche. E se oggi sono 443 i generali delle nostre forze armate, in futuro dovrebbero fare a meno di 9 generali di corpo d’armata, 21 generali di divisione e 62 generali di brigata.
Scartata l’ipotesi di prepensionare migliaia di ufficiali e sottufficiali, s’ipotizza di incentivare la mobilità tra amministrazioni con un assegno che integri lo stipendio (avendo i militari una serie di indennità) oppure obbligando l’industria militare di assorbire personale eccedente dalle forze armate.
Nell’ottica di una Difesa più snella ma più efficiente, questo colossale trasferimento di risorse permetterà maggiori investimenti in armi. Il progetto dei cacciabombardieri F-35, ad esempio, che fa scalpore perché ci impegnerà per 15 miliardi di euro, subirà una leggera sforbiciata. Se ne ordineranno un po’ meno dei 131 preventivati, ma non tanto di meno perché l’F-35 è un progetto che le forze armate e Finmeccanica considerano strategico. Non solo perché nella fabbrica che si sta allestendo a Cameri (Novara) si monteranno le ali in titanio per milleduecento velivoli, tutti quelli che verranno comprati in Europa e in Asia, garantendo lavoro per vent’anni a 500 dipendenti e a migliaia di addetti nell’indotto; non tanto perché il fatturato previsto per questo lavoro sfiora un punto di Pil (un po’ meno di 14 miliardi di euro) e garantirà conseguenti entrate fiscali; ma anche e soprattutto perché per la prima volta l’Italia è considerata un partner privilegiato degli Usa.
Stavolta saremo i primi a condividere con Washington alcune tecnologie militari di avanguardia come in passato accadeva solo agli inglesi. Analoghi interventi, però, potrebbero riguardare gli elicotteri Nh-90 (costati 416 milioni nel 2011, spesa complessiva di 3,8 miliardi al 2018) e i sommergibili U-212 (168 milioni nel 2011, 1,8 miliardi fino al 2016).
La descrizione dell'articolo è un pò complessa ma spero si capisca a grandi linee, tutto ciò è inamissibile e denota sempre più la "sete" di investire nel campo bellico, altro che risparmio per la crisi economica! E come sempre a pagare sono i semplici cittadini come noi! _________________ ** essere sempre se stessi** |
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Ashara Appassionato
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Sesso: Età: 67 Registrato: 28/01/12 23:26 Messaggi: 201
Interessi: musica, lettura, cinema Impiego: custode
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Mi piacerebbe che fossimo i primi a condividere con Washington ben altre cose......ma è possibile che noi dobbiamo sempre prendere il lato peggiore degli Stati Uniti? Potremmo condividere che ne so, ad esempio quella legge che in America costringe il politico beccato con le mani nel sacco a dimettersi e a fare poi lo zappatore...o no??!! |
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Alessandra Ospite
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E' vero, dici proprio bene. prendiamo sempre il lato peggiore.... |
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mareblu Quasi Esperto
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Registrato: 24/11/11 21:54 Messaggi: 965
Località: Liguria Interessi: musica, attualità, altri Impiego: multincarichi nel P.I.
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e cosa potrebbero costringerci a fare se non a prendere il lato peggiore, visto che ci troviamo nelle condizioni del "pesce piccolo" che se ne deve stare zitto e bravo? _________________ ** essere sempre se stessi** |
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Ashara Appassionato
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Sesso: Età: 67 Registrato: 28/01/12 23:26 Messaggi: 201
Interessi: musica, lettura, cinema Impiego: custode
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Nessuno ci costringe cara Mareblu, siamo liberi di scegliere, altri paesi più "americanizzati" di noi (sia un bene o un male non so) prendono cose migliori noi no.
Il perchè ha radici forse troppo "scomode" da analizzare....e probabilmente riguardano una mancata identità nazionale e il nostro continuo inno al benessere individuale anche a scapito del collettivo......Questo naturalmente a mio modesto parere. |
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